Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha promosso, per il quadriennio 2017-2020, un piano di sviluppo a sostegno delle aziende che intendono attuare la trasformazione da azienda manifatturiera ad Industria 4.0. La manovra è stata accompagnata da un Piano nazionale di comunicazione a mezzo stampa generalista, web e social media per sensibilizzare il settore industriale sulle tematiche Industry 4.0 e sui temi di innovazione digitale.
Il Piano Nazionale Industria 4.0 ha come principali obiettivi quelli di:
- Incentivare gli investimenti privati su tecnologie e beni I4.0
- Aumentare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione
- Rafforzare la finanza a supporto di I4.0, VC e startup
Per operare questa trasformazione, oltre a sostenere la creazione delle macro condizioni necessarie allo sviluppo (come ad esempio assicurare adeguate infrastrutture di rete ), il Mise ha messo in atto una serie di agevolazioni economiche rivolte ad imprese del settore privato, quali ad esempio:
– Iperammortamento: incremento aliquota per investimenti in beni materiali strumentali nuovi funzionali alla trasformazione in chiave Industria 4.0 (da 140% a 250%)
– Superammortamento: proroga con aliquota al 140% per i beni strumentali nuovi e potenziamento inserendo beni immateriali strumentali (software) funzionali alla trasformazione in chiave Industria 4.0
– Credito d’imposta alla ricerca, con un credito massimo per contribuente fino a 20€M
– Detrazioni fiscali fino al 30% per investimenti fino a 1€M in startup e PMI innovative
Il PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.0 include esplicitamente anche i sistemi di GEOLOCALIZZAZIONE fra quelli assoggettabili a iperammortamento.
Pertanto il sistema PIPE TRACER vi rientra in pieno e, anzi, include anche la possibilità di “referenziazione” del sistema.
Secondo i dettami del provvedimento, il valore della somma relativa alle spese di:
– ACQUISTO del sistema di geolocalizzazione
– POSA del sistema di geolocalizzazione
possono essere aumentate a bilancio fino al 250% per il calcolo degli ammortamenti.
Da ciò ne deriva un “decremento virtuale” degli utili di esercizio, di conseguenza anche le relative somme di tasse da pagarci.
In definitiva, con tale misura risulta possibile recuperare fiscalmente il 65% del costo di ACQUISTO + POSA del sistema di geolocalizzazione, pagandolo effettivamente in ragione del 35% del reale costo sostenuto.