Il marchio PSV (Plastica di Seconda Vita)
Il riciclo della plastica può aiutare la spinta verso modelli di economia circolare, riutilizzando quella già in uso e limitandone la creazione di nuova. Per certificare l’impegno delle aziende del settore e per garantire al pubblico un consumo consapevole, esiste un marchio che certifica la plastica riciclata: si chiama, appunto, Plastica Seconda Vita (PSV).
Tale marchio è un sistema di certificazione ambientale di prodotto, dedicata ai materiali ed ai manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti plastici (pre-consumo, post-consumo o mix di entrambi i tipi) ed ha valenza europea. Applica il concetto di “rintracciabilità” dei materiali riciclati, rendendo riconoscibili i prodotti realizzati con materiale riciclato.
Producendo il relativo certificato di marchio PSV, si dimostra la rispondenza del prodotto ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’affidamento dei servizi di progettazione e dei lavori per gli interventi edilizi disciplinati dal D.Lgs. 18 aprile 2016 n.50.
Nel Codice dei Contratti Pubblici italiano, i criteri CAM sono stati inseriti come criteri progettuali obbligatori, dalla fase di fattibilità tecnico-economica e per tutti i successivi livelli di progettazione.
Nella Relazione CAM, che ciascun aggiudicatario è tenuto a elaborare, occorre fra l’altro dettagliare i requisiti dei materiali e dei prodotti da costruzione in conformità ai CAM, nonché indicare i mezzi di prova che l’esecutore dei lavori dovrà presentare alla direzione lavori.
Esistono diverse tipologie di marchio, ognuno dei quali racconta qual è stata la “prima vita” delle plastiche che compongono il manufatto certificato.