Le regole di appalto (in Italia) prevedono la proposizione di migliorie, da parte dei partecipanti, già in fase di offerta in molte gare di lavori pubblici. Tale metodo stimola le imprese a trovare possibili migliorie da applicare rispetto a quanto previsto nel progetto a base di gara, con prodotti, sistemi o soluzioni che apportino vantaggi (migliorie) alla stazione appaltante, guadagnando punteggi su vari singoli aspetti delle proposte, dove (ovviamente) il ribasso economico è un requisito fisso, ma non più l’unico e non sempre il più qualificante per l’acquisizione finale del lavoro. Lo stimolo che i Clienti (reali o potenziali) passano alle aziende del SYSTEM GROUP quando chiedono nuovi e migliori prodotti e/o soluzioni per acquisire maggior punteggio nelle fasi di gara di appalto, unitamente alla sensibilità che SYSTEM GROUP da lungo tempo dimostra continuando a sviluppare soluzioni per soddisfare al massimo la Clientela, ha portato nel tempo alla messa a punto di vari prodotti VINCENTI. Recentemente sono stati consegnati alcuni prodotti che, in uno specifico appalto di realizzazione di una infrastruttura fognaria nella regione Campania, per acque miste, si sono rivelati fondamentali all’Impresa per massimizzare il punteggio e acquisire, così, il lavoro grazie alle vantaggiose caratteristiche apportate e alla loro corretta proposizione.
IL CASO
– il lavoro è stato bandito da un ente pubblico in provincia di Salerno. Non essendo ancora terminato, riteniamo opportuno non divulgare (in questo momento) dettagli più precisi
– la formula di gara è stata quella della “offerta economicamente più vantaggiosa”
– il progetto prescriveva la posa di tubazioni corrugate di PE, in classe di rigidità anulare SN8, da collegare a pozzetti di cemento
– le acque trasportate sono di tipo “misto” (nere + meteoriche)
Poiché le condizioni di posa erano a tratti molto inclinate, la proposta migliorativa della impresa appaltatrice è consistita nell’offrire un sistema omogeneo (tutti materiali plastici), di cui alcuni specifici per quelle condizioni di posa e conseguentemente di esercizio.
I prodotti che hanno costituito la proposta vincente sono:
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tubazioni TECH3: strutturate a tripla parete, SN 16, interamente in PP (polipropilene)
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tubazioni SLOWFLOW: corrugate a doppia parete, SN8, interamente in PE, tipo AMR (parete interna dotata di macro scabrezza artificiali)
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POZZETTI FUTURA: stampati a moduli, interamente in PE
I VANTAGGI
Le tubazioni a tripla parete TECH3 hanno consentito di incrementare il valore tecnico complessivo e la durabilità dell’opera, nonché la sua efficienza, grazie alle caratteristiche di:
– raddoppio della rigidità anulare delle tubazioni, poste a dimora sotto sede stradale a profondità appena sufficienti per gli SN8, incrementando quindi le prestazioni meccaniche e il coefficiente di sicurezza dell’opera
– leggero incremento della resistenza all’abrasione apportata dal PPHM (polipropilene ad alto modulo), particolarmente gradito per reti di scarico in cui si possono sviluppare elevate velocità di scorrimento
– sistema di giunzione a bicchiere (o manicotto) a doppia guarnizione, con anello rigido antiribaltamento preinserito, che garantisce la tenuta delle connessioni
anche in condizioni più gravose di quelle previste dalla norma, sia in termini di ovalizzazione che di eventuale entrata in pressione, condizione quest’ultima ritenuta potenziale
Le tubazioni SLOWFLOW AMR sono state prodotte e testate per generare iperturbolenze del fluido trasportato, in modo da contenere le velocità di scorrimento entro parametri accettabili (massimo 3 m/sec.) quando le pendenze di posa inducono valori di velocità eccessivi ed occorre adottare la onerosa tecnica dei “pozzetti di salto”, oppure rischiare la riduzione della durabilità delle condotte per effetto Dell’eccessiva abrasione, nonché il rischio di crisi idraulica (entrata in pressione del sistema) con conseguenti problemi economico-sanitari derivanti dalle fuoriuscite dei liquidi dai pozzetti di ispezione, come dalle caditoie stradali, e loro scorrimento sulle superfici stradali, con potenziale permeazione nei locali interrati ecc.
I POZZETTI in PE hanno sostituito quelli classici in cemento (previsti a progetto) apportando non solo sensibili vantaggi e risparmi in termini di velocità e costi di posa e della sicurezza, ma hanno consentito la realizzazione di un sistema omogeneo (tutto in materiale plastico), grazie al quale il comportamento statico a dimora e la resistenza chimica e all’abrasione di TUTTI I COMPONENTI COSTITUENTI IL SISTEMA è il medesimo. Quindi la durabilità tecnica di una opera (e il suo periodo di ammortamento) composta da soli materiali plastici (più durevoli), invece che anche da materiali lapidei (meno durevoli), ne traggono beneficio prolungandosi nel tempo. Anche in questo caso, inoltre, il sistema di giunzioni fra componenti interamente plastici risulta molto più affidabile in termini di tenuta rispetto a soluzioni miste (plastiche con lapidei) per il differente comportamento che i due tipi di materiali (flessibili e rigidi) hanno quando sono interrati e soggetti ai carichi stradali.
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