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DAI VALORE ALLE TUE RETI – PIPE TRACER

Un paese evoluto necessita di infrastrutture adeguate ai tempi e, soprattutto, alle moderne esigenze economico-gestionali.

Con l’attenzione che da sempre il SYSTEM GROUP riserva alla filiera della PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE e GESTIONE delle INFRASTRUTTURE DI RETE INTERRATE, è stata identificata l’esigenza di poterle rintracciare con la massima velocità, facilità e precisione possibili. Tali condizioni generano indiscutibili economie, oltre che un evidente diminuzione dei rischi di incidente degli operatori di cantiere durante gli scavi per pose successive.

I sistemi attualmente in uso forniscono approssimazioni non sempre idonee allo scopo (quasi sempre mancano della quota «profondità»), nonché per la ridotta durabilità e la mancanza di referenziazione, o dove tali caratteristiche sono soddisfatte il costo appare piuttosto incerto (variabile) e oneroso.

I sistemi cartografici e GIS mostrano frequentemente inesattezze dovute alle approssimative (o negligenti) coordinate di INPUT all’origine,

per tale motivo la esatta mappatura dello STATO DI FATTO (as built) acquisisce un valore sempre più elevato nel tempo per chi gestisce infrastrutture interrate.

I Gestori delle reti interrate (acquedotti, gasdotti, cavidotti per cavi elettrici e telecomunicazioni, fognature ecc.) hanno spesso la necessità di effettuare interventi veloci e in economia, nonché arrecare il minor disagio possibile alle popolazioni delle aree interessate (scavi su strade e/o marciapiedi), evitando di causare danni sulle altre infrastrutture interrate con relative interruzioni del servizio.

Per tale motivo CENTRALTUBI si è attrezzata per proporre un vantaggioso sistema – chiamato PIPE TRACER – che, utilizzando una specifica tecnologia in produzione, applica uno speciale cavo metallico esternamente alle tubazioni da essa prodotte e lo riveste con una guaina trasparente per il fissaggio.

Il risultato è una infrastruttura perfettamente rintracciabile PLANO ALTIMETRICAMENTE con elevato grado di precisione, indipendentemente dal tipo, diametro e materiale di tubazione da rintracciare.

Il sistema PIPE TRACER è composto da:

– cavo metallico tracciatore, inguainato dentro ad un profilo rettangolare di PEAD

– pozzetti tronco-conici in ghisa, dove sono ospitate le «scatole di connessione» plastiche

– giunti di connessione dei cavetti, di due tipi: uno diritto e l’altro a T

– scatole di connessione, di colore da abbinare a quello del cavetto (in base al servizio)

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GEOLOCALIZZAZIONE

La GEOLOCALIZZAZIONE tramite sistema PIPE TRACER avviene per rilevazione esatta dei punti di emissione dei segnali elettromagnetici, in questo caso continui poiché emessi lungo tutto il cavetto di acciaio posizionato sui tubi.

Non c’è limite di profondità. Il sistema funziona con qualsiasi dispositivo di generazione di segnali elettromagnetici e di rilevazione presenti sul mercato, nessun dispositivo specifico è richiesto.

1. Aprire il coperchio del terminale di innesto di partenza e collegare il jack alla scatola di connessione in esso alloggiata.

2. Collegare il jack al generatore.

3. Avviare l’immissione dei segnali elettromagnetici, che si diffonderanno lungo tutti i cavetti collegati alla scatola di connessione.

4. Attivare il rilevatore elettromagnetico di superficie in dotazione e iniziare a intercettare il segnale, quindi seguire la linea di percorrenza e registrare (distanza a propria discrezione) le coordinate PLANO ALTIMETRICHE della posizione del cavetto tracciatore interrato.

La nuvola di punti registrati dovrà venire quindi elaborata per essere collocata sulla cartina e realizzare la mappatura dello stato di fatto (as built) Tale situazione consente di rilevare eventuali negligenze di posa (es.: scavi meno profondi di quelli a progetto), o deviazioni non registrate, con tutti i conseguenti benefici futuri.

Per la REFERENZIAZIONE il sistema PIPE TRACER fa ricorso alla tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification).

Tale tecnologia si utilizza per la identificazione e/o memorizzazione automatica di informazioni, basata sulla capacità di memorizzazione di dati da parte di particolari etichette elettroniche, chiamate tag (o anche transponder), e sulla capacità di queste di rispondere all’interrogazione a distanza da parte di apparati fissi o portatili, chiamati reader (lettori). I tag RFID possono essere piccoli oggetti che aumentano di dimensione in base alle capacità di memorizzazione.

GEOREFERENZIAZIONE

Un modo semplice e sicuro per gestire la REFERENZIAZIONE delle infrastrutture di rete, come quelle dotate di sistema PIPE TRACER, consiste nel codificare tutti i tag RFID con codici a scelta del gestore. Ad esempio: nella diapositiva vediamo uno schema esemplificativo di terminali d’innesto, dentro a ciascuno dei quali è posta una scatola di connessione dotata di tag RFID, i quali verranno nominati (codificati) ad esempio col nome Ti seguito da un numero progressivo (Ti12 – Ti13 – Ti14 ….). Il Gestore potrà così crearsi un database personalizzato a suo uso e consumo nel quale poter andare e immettere tutte le informazioni ritenute necessarie, nonché aggiornarle in caso di interventi postumi, senza problemi di limiti di spazio di memoria (tipici degli RFID). Resta possibile la memorizzazione dei dati direttamente nei tag RFID, ma oltre al problema «spazio di memoria disponibile», normalmente ciascun gestore tende a mantenere più riservati possibili i dati della sua rete (altrimenti leggibili da altri). Inoltre in caso di incongruenza dei dati fra quelli registrati sul singolo tag con quelli registrati sui sistemi gestionali computerizzati in azienda, si avrebbero contrasti che genererebbero la necessità di tornare a rilevare nuovamente il reale stato di fatto per risolvere l’incongruenza, mentre un unico centro di registrazione dati – quello aziendale centralizzato – consentirà di non incorrere in tale problema. Per agevolare l’operatività degli operatori di cantiere, il sistema centralizzato potrà essere dotato di accessi tramite password per consentire la rilevazione dei dati dal cantiere su tablet o smartphone.

ECCELLENTE RAPPORTO COSTI BENEFICI

In Italia le formule di aggiudicazione degli appalti pubblici non si limitano alla quantificazione del solo massimo ribasso, ma passano per l’attribuzione di punteggi su vari singoli aspetti (prefissati dalla stazione appaltante) delle PROPOSTE MIGLIORATIVE che le imprese devono formulare in fase di gara per potersela aggiudicare. Tale condizione favorisce il gestore della rete nell’ottenimento delle implementazioni tecnico-gestionali di proprio interesse, qualora queste vengano inserite e valorizzate (=attribuzione di un buon punteggio per proposta migliorativa), senza incorrere in alcun aggravio progettuale e/o finanziario, poiché le imprese partecipanti coglieranno la richiesta e si adopereranno per formulare offerte tecnico-economiche inclusive del sistema.

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