Impianti Di Prima Pioggia

Impianti di Prima Pioggia in Continuo Infinitank

2023-09-26T09:00:22+02:00

IMPIANTI DI PRIMA PIOGGIA IN CONTINUO INFINITANK

Materiale: sistema di trattamento in continuo di acque di pioggia costituito da serbatoio monoblocco di tipo modulare in polietilene lineare ad alta densità (LLDPE) fornito di tronchetti in PVC e guarnizioni in gomma N.B.R. per l’entrata/uscita del refluo, comprendente un pozzetto scolmatore, un serbatoio modulare suddiviso in una sezione di dissabbiatura e una sezione di disoleazione con filtri a coalescenza dimensioonati secondo normativa UNI-EN858-1 e conforme alle richieste della Regione Lombardia L.R. 27 maggio 1985 n. 62.

Funzione: l’impianto permette di trattare in continuo le acque di pioggia provenienti dal dilavamento di superfici impermeabili fino a 10000 m2 di transito e parcheggio per aree industriali, residenziali, autolavaggi e stazioni di servizio potenzialmente inquinate da oli minerali, idrocarburi, sabbia e inerti. Il sistema di trattamento acque di pioggia in continuo sfrutta l’azione di un separatore di sabbie e oli a funzionamento continuo in grado di trattare portate fino a 55 l/s. Le acque di dilavamento provenienti dalle aree di transito impermeabili sono convogliate al sistema di trattamento. Nelle vasche viene inviata una portata data dai primi 5 mm di un evento meteorico scaricati in 15 minuti; per portate superiori si attiva il bypass che invia al recapito delle acque bianche, le acque in eccesso. L’impianto di trattamento è costituito da un dissabbiatore e un deoliatore con filtro a coalescenza così che il refluo in uscita abbia le caratteristiche idonee per poter essere scaricato in corpo idrico superficiale.

Uso e manutenzione: le sabbie, gli oli e gli altri liquidi leggeri trasportati dalle acque di pioggia che dilavano le superfici esposte, si accumulano all’interno delle vasche durante il normale esercizio dell’impianto. Con il tempo, questi accumuli divengono eccessivi e tendono a pregiudicare l’efficienza di depurazione dell’impianto. Per questo motivo è essenziale svolgere delle operazioni periodiche di ispezione delle vasche e, qualora si renda necessario, provvedere allo spurgo e alla pulizia delle stesse. La frequenza di tali operazioni è in funzione del carico inquinante del refluo. Per quello che riguarda il filtro a coalescenza, occorre procedere periodicamente all’estrazione del filtro e al lavaggio energico con un getto d’acqua fatto in testa all’impianto. Le attività di spurgo devono essere svolte da aziende competenti ed autorizzate in quanto i reflui sono considerati rifiuti speciali e devono essere trattati come tali.

Impianti di Prima Pioggia in Accumulo Infinitank

2024-07-18T17:04:30+02:00

IMPIANTI DI PRIMA PIOGGIA IN ACCUMULO INFINITANK

Materiale: sistema di trattamento fuori linea di acque di prima pioggia dimensionato secondo le richieste della L.R. 27 maggio 1985 n.62, costituito da serbatoi da interro rotostampati di tipo modulare in polietilene lineare ad alta densità (LLDPE) con tubazioni in PVC. L’impianto comprende un pozzetto scolmatore, un sistema di accumulo/dissabbiatura modulare con valvola di chiusura automatica e pompa sommersa temporizzata, un sistema di trattamento di dissabbiatura e una vasca di disoleatura con filtro a coalescenza dimensionato secondo normativa UNI-EN 858-1 e conforme alle richieste del D.lgs. 152/2006 ed un pozzetto prelievi fiscale.

Utilizzo: trattamento delle acque di prima pioggia di dilavamento di aree impermeabili di transito e parcheggio per aree industriali, residenziali e stazioni di servizio potenzialmente inquinate da oli minerali, idrocarburi, sabbia ed inerti.

Funzionamento: le acque di dilavamento provenienti dalle aree di transito impermeabili devono essere convogliate al sistema di trattamento. Nelle cisterne di accumulo vengono raccolti i primi 5 mm di un evento meteorico. Al completo riempimento dei serbatoi, una valvola di chiusura attiva il by-pass inviando al recapito delle acque bianche le acque di seconda pioggia non soggette a trattamento. L’acqua inquinata stoccata viene rilanciata da una pompa sommersa che si attiva mediante quadro elettrico che regola lo svuotamento dell’accumulo in modo che dopo 48 ore dall’evento di pioggia il sistema sia pronto per un nuovo ciclo di funzionamento. Questo passaggio viene richiesto di legge per evitare il sovraccarico della rete di drenaggio urbano e per garantire il trattamento dei soli eventi meteorici che producono un flusso di dilavamento potenzialmente inquinato.  L’acqua di prima pioggia, quindi, viene inviata al sistema di dissabbiatura e disoleatura. La tipologia di quest’ultima fase del trattamento viene definita in base al recapito finale delle acque: per la pubblica fognatura si prevede un disoleatore gravitazionale, mentre per lo scarico in corso d’acqua superficiale si prevede l’impiego di un disoleatore con filtro a coalescenza.

Impianto di Prima Pioggia SGK

2023-06-19T14:45:14+02:00

Impianto di Prima Pioggia SGK

DESCRIZIONE GENERALE IMPIANTO

Sistemi di accumulo delle acque di prima pioggia, realizzati con tubi PE AD spiralati di grande diametro. Il sistema è composto da:

  1. un pozzetto scolmatore per assicurare il funzionamento a by-pass in caso di otturazione del serbatoio di recapito finale
  2. una condotta di collegamento fra pozzetto e serbatoio
  3. un galleggiante di chiusura ingresso acque
  4. un serbatoio con funzione di accumulo temporaneo, completo di:
  • 2 (o piĂą) pozzetti di ispezione
  • deflettori interni
  • pompa di sollevamento temporizzata (completa di quadro elettrico)
  • base ribassata o rialzata di alloggiamento pompe
  • condotta di uscita acque

Su richiesta il sistema può essere dotato di deflettore per confinamento sabbie di fondo

NOTA

Tale sistema viene normalmente adottato per stoccare e sollevare le acque da inviare a successive stazioni di desabbiatura e di disoleazione, ma può essere allo stesso modo utilizzato per la sola regolazione dei flussi (retentioning systems) con capienze varie, grazie alla modularità del sistema

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Serbatoi circolari
Ampia gamma di diametri disponibili
Elevata gamma di forme di profilo di parete (momenti d’inerzia) – rigidità anulari
Collegamenti a bicchiere con tecnologia a elettrofusione
Elevata affidabilitĂ  di tenuta permanente dei collegamenti
Realizzazioni su misura
Costruzione modulare a elementi preassemblati in stabilimento
Leggerezza e velocitĂ  di posa in opera
Elevate resistenza chimica e all’abrasione
Inerte alle correnti vaganti
Elevata tolleranza in zone sismiche
Supporto progettuale specializzato del System Group
PossibilitĂ  di assistenza di cantiere
RiciclabilitĂ 

Impianti di prima pioggia

2024-07-18T17:09:35+02:00

IMPIANTI DI PRIMA PIOGGIA

Materiale: sistema di trattamento fuori linea di acque di prima pioggia dimensionato secondo le richieste della L.R. 27 maggio 1985 n.62, costituito da serbatoi rotostampati in polietilene lineare ad alta densità (LLDPE) con tubazioni in PVC. L’impianto comprende un pozzetto scolmatore, un sistema di accumulo con valvola di chiusura automatica e pompa sommersa temporizzata, un sistema di trattamento di dissabbiatura e disoleatura dimensionato secondo normativa UNI-EN858-1 e conforme alle richieste del D.lgs 152/2006.

Utilizzo: trattamento delle acque di prima pioggia di dilavamento di aree impermeabili di transito e parcheggio per aree industriali, residenziali e stazioni di servizio potenzialmente inquinate da oli minerali, idrocarburi, sabbia ed inerti.

Funzionamento: le acque di dilavamento provenienti dalle aree di transito impermeabili devono essere convogliate al sistema di trattamento. Nelle cisterne di accumulo vengono raccolti i primi 5 mm di un evento meteorico. Al completo riempimento dei serbatoi, una valvola di chiusura attiva il by-pass inviando al recapito delle acque bianche le acque di seconda pioggia non soggette a trattamento. L’acqua inquinata stoccata viene rilanciata da una pompa sommersa che si attiva mediante quadro elettrico che regola lo svuotamento dell’accumulo in modo che dopo 48 ore dall’evento di pioggia il sistema sia pronto per un nuovo ciclo di funzionamento. Questo passaggio viene richiesto di legge per evitare il sovraccarico della rete di drenaggio urbano e per garantire il trattamento dei soli eventi meteorici che producono un flusso di dilavamento potenzialmente inquinato. L’acqua di prima pioggia, quindi, viene inviata al sistema di dissabbiatura e disoleatura. La tipologia di quest’ultima fase del trattamento viene definita in base al recapito finale delle acque: per la pubblica fognatura si prevede un disoleatore gravitazionale, mentre per lo scarico in corso d’acqua superficiale si prevede l’impiego di un disoleatore con filtro a coalescenza.

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